Nuovi studi del
gruppo di ricerca del Prof. Stefano Fiorucci dimostrano un ruolo positivo dei probiotici
nella prevenzione delle alterazioni intestinali, che possono di conseguenza
sviluppare neoplasie infiammatorie croniche intestinali.
I probiotici possono
essere una possibile scelta terapeutica nel trattamento delle malattie
infiammatorie croniche intestinali anche se il loro meccanismo d’azione è ancora
non del tutto conosciuto. Un recente studio sperimentale ha dimostrato che
l’uso prolungato di probiotici riduce l’evoluzione verso la displasia/neoplasie
sulla rettocolite di alcuni animali.
Lo studio è
stato pubblicato dal gruppo di ricerca del prof. Stefano Fiorucci presso
l’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con ricercatori
dell’Università di Siviglia (Spagna) e Barranquilla (Colombia), dimostra che il
trattamento con VSL#3, un probiotico molto utilizzato nella pratica clinica,
riduce la quantità di lesioni displasiche e tumorali di colite ulcerosa indotta
mediante somministrazione di un agente chimico nel topo.
Lo studio è
stato pubblicato sulla rivista “Inflammatory Bowel Disease”, pubblicata dalla
associazione “Crohn and Colitis Foundation” nel mese di marzo 2013.
I dati
sperimentali, corroborano dati già presenti nella letteratura medica in favore
dell’uso di probiotici nei pazienti con malattie infiammatorie croniche
intestinali e suggeriscono che in aggiunta al loro effetto benefico
sull’immunità intestinale, i probiotici possono avere utilità nel prevenire le
lesioni tumorali che possono nascere dalle infiammazione intestinali.
VSL#3 è un una
miscela di 8 diversi probiotici diffusamente utilizzata nel trattamento di
patologie intestinali ed è approvata per l’uso nei pazienti con rettocolite
ulcerosa. Nello studio attuale VSL#3 somministrato per circa 2 mesi riduce la
quantità di agenti infiammatori (citochine) nella mucosa intestinale e riduce
quindi lo stato infiammatorio favorendo la guarigione delle lesioni intestinali
e, previene quindi l’evoluzione verso la neoplasia, una delle complicanze più gravi
delle malattie infiammatorie intestinali.
Lo studio
quindi dimostra che l’uso protratto di probiotici consente di ottenere la
guarigione della mucosa intestinale con un meccanismo diverso da quello dei
farmaci anti-infiammatori convenzionali. Questo fatto suggerisce che i
probiotici possano avere un effetto aggiuntivo agli anti-infiammatori classici
e che il loro uso combinato, oltre a favorire la guarigione delle lesioni,
potrebbe avere un effetto benefico nella prevenzione delle complicanze.
Studi condotti
in pazienti con rettocolite ulcerosa, hanno mostrato un beneficio del
probiotico VSL#3 nel ridurre l’infiammazione e la recideva di malattia dopo
intervento chirurgico, e studi in corso di pubblicazione dimostrano che VSL#3
somministrato insieme a farmaci convenzionali, potrebbe consentire di ridurre
la dose degli anti-infiammatori.
Saranno
necessari ulteriori studi di lungo periodo sull’uomo, per capire se questi dati, hanno una reale applicazione nelle patologie umane.
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