lunedì 1 giugno 2015

L'abuso di sale nella dieta ritarda la pubertà

sale

Sono stimati in più di 1,6 milioni, i decessi che possono essere imputati all'abuso di sale.
Il sale, questo elemento minerale necessario per il nostro organismo, troppo spesso viene utilizzato senza regola, viene quindi abusato e diventa a tutti gli effetti un vizio.

L'Istituto americano di medicina (IOM) ha dimostrato già nel 2013, l'esistenza di uno stretto legame che unisce il consumo eccessivo di sale e l'ipertensione, le malattie cardiache e ictus.

Un altra ricerca, inoltre, condotta presso il Congresso Europeo di Endocrinologia di Dublino ha evidenziato anche un nesso tra pubertà e consumo elevato di sale.
I ricercatori hanno condotto un esperimento in laboratorio su un gruppo di cavie a cui era stato somministrato del sale a livelli elevati, fino a quattro volte il normale, ed hanno evidenziato un grave ritardo ormonale rispetto al gruppo di cavie a cui era stato somministrato il sale in quantità normale.


Nel caso la pubertà venga ritardata, i problemi che possono insorgere diventano preoccupanti, e in età adulta possono avere un impatto negativo sulla fertilità, causare in questi individui forti problemi comportamentali e di stress.
« Si è stabilito che il consumo di elevati livelli di cloruro di sodio e grassi ha un effetto dannoso sulla salute degli organi riproduttivi», ha spiegato la dottoressa Dori Pitynski, leader dello studio.
Già da tempo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda alla popolazione mondiale di abbassare il consumo di sale fino a 5g al giorno.
Si tratta di un problema reale, che purtroppo non viene risolto semplicemente evitando di condire le nostre insalate: un contenuto eccessivo di sale si può trovare anche nei pasti precotti e nei cibi preconfezionati.

Secondo l’organizzazione Action on Salt, il 75% delle pizze surgelate, per esempio, contiene una quantità di sale nettamente superiore a quella a cui dovremmo limitarci quotidianamente.
Purtroppo, la stessa cosa vale per tantissimi tipi di pane e di carni, prime tra tutte la pancetta.
L'American Heart Association ha chiesto all'Agenzia Americana dei Farmaci (FDA), di limitare la quantità di sale consumato a 1,5 grammi al giorno.
Secondo l'associazione, più del 75% del sale assorbito dagli americani proviene da ristoranti e dal cibo industriale.

Probabilmente la nostra dieta mediterranea, che prevede più prodotti del territorio e meno cibi preconfezionati si discosta da questi dati, ma il fatto che troppo spesso anche nella nostra dieta abusiamo spesso di sale è innegabile.

La cosa migliore da fare per evitare il consumo eccessivo di sale è controllare sempre, senza eccezione, l’etichetta di tutti gli alimenti che acquistiamo al supermercato.
In linea generale, sono considerate eccessive le quantità che superano gli 1.5g di sale (o 0.6g di sodio) per 100g di cibo, mentre viene considerata bassa una quantità pari a 0.3g (o 0.1g di sodio).

I risultati di questo studio mostrano la necessità di politiche vigorose per ridurre il consumo di sale in tutto il mondo.
In Italia, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) raccomanda di ridurre il consumo di sale, perchè la connessione tra eccessivo consumo di sale e conseguenze negative sulla salute è un fatto ormai conclamato.



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